Scopriamo l’arancia: proprietà, benefici e miti sfatati dal biologo nutrizionista Simone Gabrielli

Tra spicchi e spremute c’è più di quanto sembri. Un viaggio pratico e chiaro con Simone Gabrielli per scegliere, usare e capire al meglio questo frutto.

Il profumo arriva prima di tutto. È quel sentore fresco che apre l’appetito anche quando non hai fame. In mercato, tra cassette brillanti e mani appiccicose, il biologo nutrizionista Simone Gabrielli sorride: la scelta giusta spesso è la più semplice. Prendere un frutto intero, guardarlo, pesarlo in mano, annusarlo. Il resto viene da sé.

 articolo di giornale Ia con arancia
Scopriamo l’arancia: proprietà, benefici e miti sfatati dal biologo nutrizionista Simone Gabrielli dieta.it

Dietro quel gesto c’è una routine che aiuta davvero. La colazione con un agrume. Lo spuntino a metà mattina. Una ciotola d’insalata con spicchi dolci e aciduli. La praticità conta, ma contano anche i dettagli: da dove arriva il frutto, come lo conservi, quando lo mangi. Piccole decisioni che fanno la differenza nel tempo.

Parliamo quindi dell’arancia. È il simbolo dell’inverno e non solo. Simone Gabrielli lo chiarisce: la vitamina C c’è, eccome. Una arancia intera di medie dimensioni fornisce in media 50–70 mg di questa vitamina, secondo banche dati nutrizionali internazionali. La vitamina C contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario e protegge le cellule dallo stress ossidativo. Le arance rosse aggiungono un vantaggio: contengono antociani, pigmenti dalla forte azione antiossidante.

Le incredibili proprietà dell’arancia che tutti devono conoscere

Meglio il frutto o il bicchiere? Qui la risposta è netta. L’arancia intera vince sul succo d’arancia. Il motivo è semplice: fibre e masticazione. Le fibre della polpa e della parte bianca (albedo) rallentano l’assorbimento degli zuccheri, aumentano sazietà e aiutano l’intestino. Il succo d’arancia 100% resta una scelta valida, ma ha meno fibre e un impatto glicemico più rapido. Un piccolo bicchiere (circa 150 ml) può rientrare nel pasto, meglio se insieme a proteine e grassi buoni, non al posto del frutto. Leggi le etichette: senza zuccheri aggiunti è la regola.

arance
Le incredibili proprietà dell’arancia che tutti devono conoscere dieta.it

Varietà principali? Le Navel sono dolci e ideali da tavola; Tarocco, Moro e Sanguinello regalano il tipico colore e più antiossidanti; le Valencia si prestano alla spremuta. La stagione aiuta: più il frutto è maturo, più gusto e succo. Conserva le arance in frigo per proteggere la vitamina C, che è sensibile a calore e ossigeno.

Miti da archiviare, con garbo:

  • “Una mega-dose di vitamina C evita il raffreddore”. Le revisioni sistematiche mostrano che non riduce l’incidenza nella popolazione generale; può solo accorciare di poco la durata degli episodi.
  • “Il succo d’arancia è uguale al frutto”. No: manca la quota di fibre e la sazietà è minore.
  • “La vitamina C svanisce in pochi minuti”. Falso: diminuisce con il tempo e con il calore, ma non si azzera subito. Conservare al fresco aiuta.
  • “Citrus e stomaco? Sempre pesanti”. Non per tutti. Chi soffre di reflusso può essere sensibile agli agrumi; in caso di sintomi, valuta quantità e momenti, con il supporto di un professionista.

Un consiglio pratico che mi è rimasto da una visita in ambulatorio: lascia un po’ di parte bianca quando sbucci. Lì si trovano flavonoidi e altri polifenoli. E gioca con gli abbinamenti: l’arancia con legumi o cereali integrali favorisce l’assorbimento del ferro non-eme grazie alla vitamina C. Un’insalata di finocchi, olive, arancia e ceci è un ottimo esempio.

Alla fine, la domanda è semplice: preferisci masticare o bere? La scelta racconta il tuo ritmo quotidiano. Forse vale la pena provare entrambe le strade, in momenti diversi. E scoprire qual è la varietà che ti conquista davvero tra dolcezza, profumo e quel tocco acidulo che risveglia i sensi.

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