Panettoni dei supermercati: scopriamo le aziende dolciarie nascoste dietro le Private Label

Dietro le confezioni più sobrie si nasconde una storia inattesa. Scopri come leggere un panettone da scaffale e perché certe etichette valgono più del prezzo.

Quando ci avviciniamo alle festività, i supermercati si riempiono di panettoni con prezzi diversi e confezioni eleganti, emanando profumi di burro e agrumi che invadono gli spazi. Di fronte a tanta varietà, è lecito chiedersi perché alcuni prodotti costino meno di altri e cosa cambi davvero nel gusto. La risposta a queste domande non è semplice e non si limita all’offerta del giorno, ma coinvolge il modo in cui la grande distribuzione organizza la produzione.

pagina di giornale su cui si parla dei panettoni in vendita al supermercato
Scaffali pieni e prezzi diversi. C’è un dettaglio in etichetta che cambia tutto. Una guida pratica per capire chi impasta davvero il tuo dolce delle feste Dieta.it

Una delle strategie più diffuse tra i supermercati è l’adozione della private label. Questo modello prevede che il distributore definisca ricetta, standard e controlli, mentre un produttore esterno si occupa della realizzazione del dolce per il marchio del punto vendita. Questo sistema, molto diffuso in Europa, permette di ridurre i costi di marketing e di garantire lotti stabili e prezzi accessibili, unendo qualità e convenienza.

Una guida pratica per capire chi impasta davvero il tuo dolce delle feste

Per valutare un panettone a marchio del distributore, è fondamentale partire dall’etichetta. È importante cercare informazioni come il “prodotto da” e lo “stabilimento di produzione”, oltre a leggere con attenzione l’elenco degli ingredienti. Elementi come il burro come unico grasso, il lievito madre e la vaniglia naturale sono indicatori di qualità. Anche le certificazioni di filiera, come BRC o IFS, sono un buon segnale. Per un riscontro oggettivo, i test comparativi di enti come Altroconsumo offrono analisi tecniche dettagliate.

panettone
Una guida pratica per capire chi impasta davvero il tuo dolce delle feste Dieta.it

Molti panettoni a marchio del distributore sono prodotti in forni con una lunga storia alle spalle, appartenenti a vere aziende dolciarie italiane come Balocco, Maina, Vergani e Galup. Queste aziende dispongono di impianti capienti e personale qualificato, con una profonda cultura della lievitazione che si è affinata nel corso dei decenni. Questo significa che, acquistando un panettone a marchio del distributore, si può spesso godere di profumi e texture paragonabili a quelli di una “grande marca”, ma a un prezzo più contenuto.

Non bisogna però aspettarsi una copia perfetta del panettone di marca. La ricetta può variare significativamente in base al committente, con differenze nella percentuale di canditi, nella vaniglia utilizzata, nella profumazione degli agrumi e persino nel tempo di cottura. Queste variazioni possono influenzare notevolmente il sapore e la consistenza del prodotto finale, rendendo ogni panettone unico.

Considerazioni Finali

Le assegnazioni dei produttori ai vari marchi del distributore cambiano annualmente e non esiste un elenco pubblico aggiornato. Inoltre, ogni insegna può affidare linee diverse a produttori diversi, anche per formati o ricette speciali. La crescita della “marca del distributore” in Italia è un fenomeno in espansione, con performance solide nel settore alimentare stagionale. Questo rende la scelta di un panettone più interessante e meno scontata. Prendersi un momento per leggere e confrontare le etichette può rivelare sorprese inaspettate, dimostrando che a volte la qualità si nasconde dietro la confezione più sobria.

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